Tra l’Etna e Cariddi. La Sicilia nell’immaginario altomedievale

I miti e le leggende siciliane costituiscono un vasto patrimonio culturale che si è tramandato sin dall’Antichità. La presente ricerca focalizza, all’interno di questa lunga tradizione, una determinata fase cronologica, quella medievale, nel corso della quale la Sicilia è stata ininterrottamente al centro delle mire di conquista di diversi popoli, dai Visigoti ai Vandali, dai Bizantini ai Franchi, dai Longobardi agli Arabi, sino ai Normanni. In questo turbinio di dominazioni i “portenti” e le meraviglie che caratterizzavano il territorio siciliano – dagli esseri mitologici, come Cariddi (e Scilla, sulla sponda calabra dello Stretto), ai vulcani, Etna e quelli delle Eolie – esercitarono un’inalterata influenza sull’immaginario degli scrittori cristiani altomedievali. Tali portenti rappresentarono dei topoi particolarmente efficaci per dare un’interpretazione simbolica ai problemi che affliggevano la società del tempo, assicurando altresì una duratura fortuna letteraria all’isola.