Nicola Antonacci
Storia della Puglia
Storia della Puglia
vol. 1. Dalle origini al Medioevo
--L’art. 2 del testo della legge-delega che disegna il nuovo sistema di istruzione e formazione per il primo e secondo ciclo accorda nuovo favore allo “sviluppo della coscienza storica e di appartenenza alla comunità locale” riservando alle Regioni, all’interno dei futuri piani di studio, una quota “relativa agli aspetti di interesse specifico delle stesse, anche collegate con le realtà locali”. A questo scopo nasce l’esigenza di fornire alla scuola strumenti idonei perché la “storia locale” si qualifichi come autentica “storia” superando i circoscritti orizzonti eruditi o campanilistici. Due i criteri imprescindibili: da un lato la dimensione territoriale che consenta l’analisi dettagliata e approfondita dei fatti (anche se marginali e occasionali) verificatisi nel tempo entro ambiti ristretti; dall’altro la referenzialità esterna di tutte le analisi relative a strutture, istituzioni e assetti organizzativi, per evitare l’esaltazione di particolarismi regionali fini a se stessi.
Contenuto dei tre volumi
La materia è stata organizzata in tre agili volumi acquistabili separatamente e facilmente affiancabili al libro di testo principale. Ogni volume è, a sua volta, diviso in capitoli o unità didattiche (cinque per il primo volume, tre per il secondo e il terzo), individuati e ordinati secondo criteri cronologici: nel primo volume, a un capitolo fuori numerazione di introduzione alla conoscenza del territorio e della geografia pugliese, segue la trattazione dell’epoca preistorica, di quella magnogreca, di quella romana, di quella altomedievale e infine normanno-sveva; nel secondo volume viene trattata prima l’epoca aragonese e spagnola, poi quella borbonica, per chiudere con il Risorgimento; nel terzo volume si parte dall’epoca a cavallo fra XIX e XX secolo, per proseguire con il fascismo e, infine, l’età repubblicana, arrivando fino ai nostri giorni. Ogni capitolo presenta in primis un racconto sintetico dei principali avvenimenti della storia regionale, dando parzialmente per acquisita la conoscenza, da parte degli alunni, di concetti e strutture di portata più generale (ad esempio feudalesimo, rivoluzione industriale, ecc.); seguono poi delle schede tematiche per approfondire lo studio di alcuni documenti e fonti storiche, di fatti notevoli, di personaggi importanti, delle strutture del paesaggio rurale e urbano, e dei rapporti tra passato e presente.
Supporto didattico
A queste due parti espositive segue la sezione dedicata agli esercizi e alle attività di competenza degli alunni, suddivisa a sua volta in una sottosezione di questionari funzionali alla verifica della comprensione e assimilazione dei contenuti, e in una sottosezione “laboratorio”, nella quale gli alunni sono invitati ad esercitare praticamente le conoscenze acquisite. Alla fine di ogni volume è inserita la scheda con le chiavi di soluzione di questionari ed esercitazioni.
Schede didattiche di Rossella Andreassi e Sara Centaro