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Eroi in penombra

Eroi in penombra

Eroi in penombra. Gen. Giuseppe Avezzana - On.le Giandomenico Romano

Giandomenico Romano jr.

ISBN: 9788867171736


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Il saggio, dal titolo emblematico, colloca storicamente nel nostro Risorgimento Giuseppe Avezzana e Giandomenico Romano, esaltandone l’ardore patriottico e l’unità di intenti che li ha contraddistinti durante l’attiva partecipazione alla tanto sospirata Unità d’Italia.
I due personaggi, legati da uno stretto vincolo di parentela (suocero e genero), nel tempo, sono stati quasi del tutto dimenticati, nonostante il loro eroismo e il notevole impegno politico.
Eppure, Giuseppe Garibaldi (forse, la più fulgida figura risorgimentale) ebbe rapporti di grande stima e, in più occasioni, di fattiva collaborazione paritaria con G. Avezzana. Due storie parallele.
L’eroe dei due mondi, inoltre, nominò G.D. Romano (Presidente di sezione della C.d. A. di Napoli) Ministro di Grazia e Giustizia durante il periodo in cui il Generale esercitò la dittatura nell’ex Regno di Napoli in nome del Re d’Italia.
Romano fu anche eletto deputato nella “sinistra storica” per ben 5 legislature (come pure l’Avezzana) durante le quali si segnalò per le innumerevoli e originali proposte di legge, presentate con tanta veemente convinzione da essere soprannominato il “Tribuno”.
Il saggio, supportato da originali immagini e da documenti di rilevanza storica, apre nuovi scenari sul Risorgimento e motiva il lettore a riflettere sulle importanti scelte di vita dei due eroi. Sarà riuscito l’Autore nel suo intento di «… trasferire i due personaggi dalla penombra in cui la smemoria li aveva parcheggiati al pieno sole dell’attenzione, dove meritano giustamente di … riscaldarsi»?
In tal caso, verrebbe smentito l’antico, ma sempre attuale, motto latino Nemo propheta in patria.
Il saggio, dal titolo emblematico, colloca storicamente nel nostro Risorgimento Giuseppe Avezzana e Giandomenico Romano, esaltandone l’ardore patriottico e l’unità di intenti che li ha contraddistinti durante l’attiva partecipazione alla tanto sospirata Unità d’Italia.
I due personaggi, legati da uno stretto vincolo di parentela (suocero e genero), nel tempo, sono stati quasi del tutto dimenticati, nonostante il loro eroismo e il notevole impegno politico.
Eppure, Giuseppe Garibaldi (forse, la più fulgida figura risorgimentale) ebbe rapporti di grande stima e, in più occasioni, di fattiva collaborazione paritaria con G. Avezzana. Due storie parallele.
L’eroe dei due mondi, inoltre, nominò G.D. Romano (Presidente di sezione della C.d. A. di Napoli) Ministro di Grazia e Giustizia durante il periodo in cui il Generale esercitò la dittatura nell’ex Regno di Napoli in nome del Re d’Italia.
Romano fu anche eletto deputato nella “sinistra storica” per ben 5 legislature (come pure l’Avezzana) durante le quali si segnalò per le innumerevoli e originali proposte di legge, presentate con tanta veemente convinzione da essere soprannominato il “Tribuno”.
Il saggio, supportato da originali immagini e da documenti di rilevanza storica, apre nuovi scenari sul Risorgimento e motiva il lettore a riflettere sulle importanti scelte di vita dei due eroi. Sarà riuscito l’Autore nel suo intento di «… trasferire i due personaggi dalla penombra in cui la smemoria li aveva parcheggiati al pieno sole dell’attenzione, dove meritano giustamente di … riscaldarsi»?
In tal caso, verrebbe smentito l’antico, ma sempre attuale, motto latino Nemo propheta in patria.
 

Anno di pubblicazione: 2015

Pagine: 132

Illustrazioni: b/n

Formato: 15x21, brossura con alette

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